15 aprile 2012
...l'impazienza e la fretta (analogamente ad ogni azione quotidiana) sono le più grandi nemiche del comporre.
Così come il comporre è un processo inesorabilmente costante e autodeterminato, così stabilirne la fine è affidato al nostro insindacabile giudizio, al contrario è assolutamente deleterio
saltarne una o più fasi tra l'inizio e la fine dello stesso processo. Saltare un passaggio vuol dire rallentare, vuol dire perdere uno spunto, vuol dire perseverare nell'errore, ma
soprattutto significa non accumulare esperienza...
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Lina Paniccia (domenica, 26 novembre 2017 11:09)
Come sempre bravo !!!