Dagli anni dell'università ad oggi ho sempre cercato di trovare una sintesi fra più elementi. Ho sempre visto la composizione come un sistema equilibrato composto
da diversi attori.
Progettare un luogo è come scrivere un'opera teatrale, c'è un contesto storico che va inquadrato lasciando che sviluppi quegli appigli primordiali su cui agganciare
la trama e le vite dei nostri personaggi, successivamente la penna dell'architetto vaga rimbalzando tra le richieste del cliente, i vincoli legali e le istanze estetiche, e al contrario della
penna di Shakespeare non può permettersi drammi ma solo, se possibile, commedie a lieto fine.