"Attraversare la porta è scegliere l’ignoto e trovare riparo, apertura e chiusura, possibilità ed oblio. La porta è il vuoto attorno al quale l’architettura
cresce."
Filippo Parroni
Controtebe è un progetto grafico che ha visto la luce dopo due anni di concertazione e lavoro dei suoi due autori: Giovanni Pernazza (PERNO
gp) e Filippo Parroni (Pascal architects).
Questo particolare percorso grafico prende spunto dalla tragedia di Eschilo 'I sette contro Tebe', ultimo atto della trilogia del Ciclo Tebano, rappresentata per la prima volta ad Atene durante i
festeggiamenti per le Grandi Dionisie, nel 467 a.C.
Come è noto la tragedia narra del conflitto tra i due fratelli pretendenti al trono di Tebe, Eteocle e Polinice. Entrambi schierano sei guerrieri d'élite dislocati di fronte ad ognuna delle sette
porte della città, loro stessi decidono di schierarsi l'uno contro l'altro di fronte alla settima porta, andando in contro al loro fatale destino.
I sette duelli della tragedia vengono messi in scena attraverso altrettanti duelli su carta e tela.
Le opere sono la libera figurazione delle sette porte della città di Tebe attraverso lo sguardo dei due autori.
Parroni e Pernazza si fronteggiano utilizzando tecniche diverse (stucco e smalto il primo, cartoncino e china il secondo), su un campo geometrico comune di 70X50 cm. Le loro porte vibrano,
sbattono, si studiano, portano i segni di un percorso laborioso e affatto lineare, cercando di far emergere il vero oggetto d'indagine a cui entrambi tendono: il concetto di varco e le sue
trasformazioni nel tempo.
Dalla sacralità dell'attraversare la porta, alla tensione che questo comporta in chi compie l'azione. Dal difendere strenuamente la porta, all'angosciante paura di ciò che si trova oltre
questa. E infine l'indifferenza dell’accesso alla rete, un’indifferenza contagiosa che si muove dal campo digitale e invade quello fisico, con la conseguenza di eliminare la consapevolezza del
passaggio, per un’inevitabile chiusura autoreferenziale, sterile e mostruosa.
L'evento si è svolto in tre città fornite di mura e porte:
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